Devozione del MESE DI MAGGIO – 25° GIORNO

IL PURGATORIO

1 – Ma esiste il purgatorio? Certo che esiste! Niente di macchia­to entra in paradiso, ma solo l’oro puro! E l’oro va messo prima nel crogiuolo!

Come, per quanto tempo?… Una purificazione piccola o grande è indispensabile. Forse neppure i santi l’hanno sfuggito. Non è facile saperne di più.

2 – Perché si va al purgatorio? O meglio: quali debiti si devono scontare? Per tutti i peccati noi possiamo ottenere il perdono dell’offesa, ma giustizia vuole riparazione per il male fatto. Un pa­ragone: se tu hai rotto, sia anche per dispetto, un vetro, io posso perdonarti l’offesa qualora te ne penta; ma il vetro lo ripari.

3 – Lungo o intenso può essere il purgatorio, più o meno breve, ma pur sempre sofferenza, che una vita sostanzialmente retta, an­che se con tante miserie spirituali, potrà alleviare. Lo scotto mag­giore è stato pagato dalla morte di Cristo e dalla spada del dolore che trafisse il Cuore della Madre, quando noi non eravamo ancor nati! Ma ognuno di noi ha da dare il suo, sia pur povero, contributo, e ciò fin da questa vita. Rivolgiamoci a Lei perché ci faccia evitare di contrarre debiti con Dio e ci dia l’occasione, la forza di pagare quelli che ci opprimono. A Lei affidiamo tutto perché ce lo conservi e l’incrementi. È una con­solazione per noi.

ESEMPIO: S. Simone Stok– Questo religioso dell’Ordine Carmeli­tano si trovava un giorno in fervorosa preghiera innanzi alla Vergi­ne del Carmelo nella chiesa del convento di Holma d’Inghilterra, e osò chiedere per il suo Ordine un qualche singolare privilegio. La Vergine allora gli apparve e porgendogli uno scapolare gli disse: «Prendi, o dilettissimo figlio, questo scapolare per il tuo Ordine, qual segno della mia protezione, privilegio a te e a tutti i carmelita­ni: chi morrà con questo addosso non cadrà nel fuoco eterno». Da quel giorno l’abitino della Vergine del Carmelo poté essere l’inse­gna di quanti avrebbero amato la salvezza: popolani, imperatori e re, sacerdoti, vescovi e pontefici…

FIORETTO: Compi un’opera buona e offrila alla Madonna per la li­berazione di un’anima dal purgatorio.

OSSEQUIO: Prendi la buona abitudine di recitare ogni sera una pre­ghiera per le anime più abbandonate.

GIACULATORIA: Voi che potente in cielo siete, ferventi suppliche per noi porgete!

PREGHIERA: O Maria, Tu sei detta la Signora del Suffragio. Consola quelle anime che sono ancora nelle pene e liberale. Ti raccomandia­mo la nostra, fa che ti raggiunga in giorno di sabato, al più presto dopo la morte corporale. Ci affidiamo a te!

Tratto dalla rivista: Papa Giovanni – Titolo: “Il mese di maggio” Collegio Missionario Sacro Cuore Andria – BARI – 1987

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